24 marzo 2007

Niente eucaristia a chi vota i DICO

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Il vescovo di Cl non si preoccupa dei giudizi della grande stampa e delle tv: «È scontato che la comunità massmediatica giudicherà negativamente questo documento. Ma dobbiamo aver cura del popolo, non della mentalità massmediatica. E il popolo cristiano deve essere educato dai pastori e dai sacerdoti». Non dai giomalisti e gli opinionisti. Le critiche al documento, afferma il vescovo, arrivano «da quella gente da cui Cristo è già lontano o da coloro che si sono allontanati, e che quindi cercano un'immagine della Chiesa e di Cristo che sia il più possibile corrispondente alla mentalità dominante».
Per monsignor Negri è comunque un dovere dei cristiani testimoniare la propria fede in tutti i campi, compreso quello politico, anche se circondati da un cIima ostile. «Con il Santo Padre, noi - chiarisce - non vogliamo imporre alla società nessuna visione. Noi poniamo nella società la nostra visione. È dovere di coscienza porre nella società questo pensiero alto. È questo impatto con il pensiero alto della Chiesa che ha fatto camminare tutta la società verso una visione dell'umanità certamente meno barbara e meno involuta di quella di partenza


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