20 novembre 2006

A Moment in History...

That a maker is required for anything that is made is a lesson Sir Isaac Newton was able to teach forcefully to an atheist-scientist friend of his. Sir Isaac had an accomplished artisan fashion for him a small scale model of our solar system which was to be put in a room in Newton’s home when completed. The assignment was finished and installed on a large table. The workman had done a very commendable job, simulating not only the various sizes of the planets and their relative proximities, but also so constructing the model that everything rotated and orbited when a crank was turned. It was an interesting, even fascinating work, as you can image, particularly to anyone schooled in the sciences.
Newton’s atheist-scientist friend came by for a visit. Seeing the model, he was naturally intrigued, and proceeded to examine it with undisguised admiration for the high quality of the workmanship. ‘My! What an exquisite thing this is!’ he exclaimed. ‘Who made it?’ Paying little attention to him, Sir Isaac answered, ‘Nobody.’
Stopping his inspection, the visitor turned and said: ‘Evidently you did not understand my question. I asked who made this. Newton, enjoying himself immensely no doubt, replied in a still more serious tone. ‘Nobody. What you see just happened to assume the form it now has.’ ‘You must think I am a fool!’ the visitor retorted heatedly, ‘Of course somebody made it, and he is a genius, and I would like to know who he is.’
Newton then spoke to his friend in a polite yet firm way: ‘This thing is but a puny imitation of a much grander system whose laws you know, and I am not able to convince you that this mere toy is without a designer and maker; yet you profess to believe that the great original from which the design is taken has come into being without either designer or maker! Now tell me by what sort of reasoning do you reach such an incongruous conclusion?’
Sir Isaac Newton Solar System Story (from the book: ‘The Truth: God or evolution?’ by Marshall and Sandra Hall, Baker Book House, Grand Rapids, MI)

Creation Museum

18 novembre 2006

Basta con il relativismo.

I fatti di Zurigo mi rivoltano profondamente, considero ciò che è successo un’ulteriore affronto alla vita, che non ha ormai altro valore se non quello di mercato, misurato al centesimo. Le radici di questo male sono nella liberalizzazione senza precedenti (ma forse alcuni ci sarebbero) che la nostra società conosce. Partirò nel mio ragionamento da un punto che non sembra avere legame apparente: lo statuto di Israele. Ci sono fondamentalmente due modi di reagire alle notizie che giungono da quel lembo di terra, premesso che la violenza va sempre condannata: la nostra simpatia va necessariamente all’una o all’altra parte. Ma se appunto la violenza, che è feroce sui due campi, non ci permette di distinguere il buono dal cattivo, dobbiamo ricorrere ad un altro elemento. Ciò che fa pendere l’ago della mia bilancia è che Israele ci ha dato il Messia, colui che attualmente è la nostra unica speranza. Così io prendo posizione contro la violenza ma a favore di Israele, così come mi schiero contro tutto ciò che Gesù mi dice di non fare, ma nel rispetto del diritto alla vita. Il fatto è che democraticamente stiamo incoraggiando appunto quelle cose che non si dovrebbero fare: l’aborto, l’eutanasia, l’omosessualità, la droga, la pornografia...e dove se no hanno preso esempio quei giovani zurighesi? Tutti questi “disordini morali” proponiamo ai nostri giovani, invece di incamminarli sulla via della fede. Una simile democrazia ha portato all’elezione democratica di Hitler, e di fatto le tendenze di uno dei nostri consiglieri federali lo stanno riproponendo come uno scenario non così fantascientifico. La democrazia senza i giusti valori vale meno che un buon re che governa con rettitudine e saggezza, per questo cerchiamo di rimettere Cristo, il Re dei Re al centro della nostra prima che naufraghi.

17 novembre 2006

Meno lusso, più solidarietà


Passeggiando per Lugano mi sono imbattuto in un manifesto che titola "ogni giorno 18000 bambini muoiono di... niente. "

È una delle realtà più tristi che ci siano, in particolar modo se consideriamo che il cibo per sfamarli non manca. Infatti ci sono migliaia di ettari di coltivazioni che producono foraggio per gli animali, mais, orzo, avena. Questi stessi cereali sono commestibili per l'uomo, ma come sempre gli uomini scelgono di produrre e di investire in settori che rendono più soldi.
Qua da noi si stanno per consumare le feste di Natale, tra sfarzosi addobbi e pantagruelici consumi, per lo più di beni di lusso, così come superflue sono la maggior parte delle innovazioni tecnologiche di cui sono dotati i telefonini, attorno ai quali ruota però un giro d'affari colossale. Inutile poi chiedere a qualcuno perchè abbia comprato la Mercedes invece della Fiat, o perchè indossi abiti firmati. Ma provate a chiedere a qualcuno che vive con meno di un dollaro al giorno quali sono le sue priorità, e vi dirà che tutto quello che vuole è un piatto caldo e un tetto per ripararsi. Inutile dire che al mondo c'è troppa gente povera e che non si può aiutare tutti: siamo noi con i nostri consumi a renderli tali, a costringerli in semischiavitù per produrre e minor costo, e a depredare le ricchezze naturali dei loro paesi. E quindi qulcosa si può fare, oltre a sostenere la colletta di questa o quella Caritas, ed è cambiare le nostre abitudini, rinunciare al superfluo, modificare l'andamento del mercato.

15 novembre 2006

Sconcertato dalla cronaca.

Un nuovo paese, il primo dell’Africa, si aggiunge alla lista di quelli che prevedono l’unione civile degli omosessuali; il governo Italiano sembra incoraggiare l’uso di stupefacenti; l’eco delle guerre sembra non volersi mai spegnere malgrado i grandi titoli che annunciavano la tregua….

Ci fu un giorno in cui il male veniva chiamato male e il bene veniva chiamato bene. Ma da che mondo è mondo, il male ha sempre cercato di nascondersi proprio perché sa di essere male. E tutti coloro che si sono impegnati per combatterlo si sono confrontati ad un avversario temibile, riportando alle volte una vittoria, altre volte una sconfitta, tant’è che la Terra è ancora piena di ingiustizie. Così anche noi vorremmo fare qualcosa, e allora cominciamo a pensare che bisognerebbe cambiare questa o quella legge, proibire tale o tal altro comportamento; ma in fatti questo ci porta in una spirale di cambiamenti che non avrebbero mai fine, perché anche le leggi hanno un potere relativo, c’è sempre chi le aggira, e non vanno al di la dei confini dello Stato da cui sono emanate. Così subentra un certo sconforto, una specie di rassegnazione dettata dal senso comune di impotenza di fronte alla cupidigia e alla malvagità dell’uomo, e se non siamo di animo retto saremmo tentati di adeguarci alle “usanze” degli uomini e di dare sfogo ai nostri istinti più bassi. L’ideale di un mondo perfetto, o almeno di un mondo in cui non si muore né di fame né di violenza sembra lontano eppure…ciò che è impossibile all’uomo è possibile a Dio. Ed infatti un suo antico profeta, un certo Sofonia disse “Allora io (si intende Dio) trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del SIGNORE, per servirlo di comune accordo.” È molto significativo quel "di comune accordo", una cosa che sembra al di la della nostra comprensione, ma che appunto potrebbe essere realizzabile per Dio.

E per questo a me viene ancora voglia di sperare che le cose un giorno saranno migliori, di sperare semplicemente in Dio. E aggiungo, voler iscrivere certi principi nelle leggi non dovrebbe essere visto come un’ingerenza della Chiesa nello Stato solo perché questi principi sono appunto quelli di persone cristiane, che li vivono e ritengono pagante a lungo termine l’attenervisi. Al contrario potrebbe essere un fattore che spinga Dio a vedere di buon occhio quel Paese.

02 novembre 2006


AVVERTENZA: Le immagini non sono adatte per persone sensibili e per minori di età. Il materiale è stato reperito in Internet e serve a documentare una terribile realtà che non si vuole vedere, e di cui non si deve parlare (non è da persone educate), e cioè che l'aborto è la morte di un essere umano.

http://kattolikamente.splinder.com/post/8322919/Video+sulla+dura+realtÃ

Dio è meraviglioso!

Perché Dio esiste, è reale. Senza di Lui nessuna delle cose create sarebbe stata creata perché Dio era nel principio, ora e sempre.
Ma puoi passare dei giorni, anche dei mesi o tutta una vita senza accorgertene, nel grigiore della quotidianità, mentre invece basterebbe un segno da parte Sua per ricordarti che fai parte del Suo Regno. E quando arriva è una benedizione, d’un tratto senti che non ti ha abbandonato, che ti stava ascoltando mentre piangevi e imploravi un aiuto. “Alzo gli occhi verso i monti… Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto vien dal Signore che ha fatto il cielo e la Terra.”
E così ancora una volta ti armi di buoni propositi, e ti rimetti in cammino per non mancare lo scopo della tua vita…essere presente all’appuntamento il cui giorno e la cui ora Lui solo conosce. I tuoi passi ti ci guideranno se avrai fiducia nel Suo amore, così come ti condurranno all’opposto se sarai ribelle. Allora affidati alla guida di Gesù, sì coraggio, non aver paura di riconoscere che tu sei uomo e Lui è Dio. E che Dio meraviglioso!