04 dicembre 2006

Caterina Da Siena

Caterina era di origini popolane: nata a Siena nel lontano 1347, era figlia di un modesto tintore, insieme con altri ben venticinque fra fratelli e sorelle. Del tutto priva di istruzione, al punto di non saper né leggere né scrivere, Caterina fu in grado di svolgere un'azione incisiva fino alle più alte autorità della politica e delle istituzioni civili ed ecclesiastiche di allora, come riporta la ricca bibliografia ed iconografia su di lei, al fine di riportare la concordia e la pace fra i popoli. Caterina inoltre non era certo favorita dal suo stato femminile, in un'epoca dove le donne non erano per nulla considerate (solo sei secoli dopo sarebbe comparsa la parola "femminismo"). Eppure questa giovane di così modeste condizioni raggiunse, nei brevi trentatre anni di vita terrena che le furono concessi, vertici che ancora oggi ci sorprendono: toccò le vette della perfezione spirituale, fu chiamata maestra da un numero considerevole di discepoli fra cui si annoverano illustri teologi, docenti universitari, nobili di elevata cultura. Fu ricevuta ed ascoltata da Papi, Cardinali, sovrani e capi di stato dell'intera Europa. Riuscì ad ottenere il trasferimento della sede papale in Roma, dopo settant'anni di esilio avignonese. Riuscì a rappacificare Firenze con lo Stato Pontificio, da tempo in guerra fra loro, gettò le basi per la riforma della Chiesa, difese efficacemente il pontificato nel Grande Scisma d'Occidente, esortò l'Europa, lacerata da guerre fratricide, ad unirsi nel nome di Cristo. È un fatto "miracoloso" che una donna, di origini plebee, potesse nel lontano secolo XIV intrattenere una corrispondenza politica con i potentati del tempo, ai quali si rivolgeva con tono di fermo comando, pur senza nulla perdere della sua abituale umiltà: la sua eloquenza era visibilmente dettata da quell'Amore che rende accettabili perfino le più concitate invettive.