26 aprile 2006

Carl Baugh


L’importante è non spegnere mai il cervello: sempre verificare quello che si sente e anche quello che si è già detto, perché vale di più ritrattare un’affermazione sconsiderata che mantenerla a tutti i costi. Così il fatto di aver espresso pubblicamente la mia idea sull'origine dell’universo mi ha spronato a documentarmi maggiormente. Ho letto le critiche mosse contro il mio scienziato creazionista preferito, Carl Baugh, e devo riconoscere che di primo acchito ci sono rimasto male. È accusato di ogni sorta di falsificazioni, dei suoi diplomi e delle prove da lui addotte alla teoria creazionista. Tutto questo sul sito degli Ateisti Americani, i quali sono furiosi perché dal programma delle scuole è stato tolto l’insegnamento dell’evoluzione, e che la metà dei quotidiani degli States è favorevole alla pubblicazione di articoli del tipo “Dinosauri e uomini vissero assieme sulla terra”. Così è guerra aperta tra i due schieramenti, che riempiono i rispettivi siti internet di prove dell’evidenza, alternativamente dell’evoluzione e della creazione. È chiaro che, per quanto la scienza ufficiale cerchi di gettare nel ridicolo i creduloni che hanno scelto di vivere come figli di Dio invece che come scimmie evolute, le sue certezze sono minate alla base ed è solo questione di tempo perché il resto del mondo apra gli occhi su quello che realmente sta dietro all’idea di evoluzione: il rifiuto di Dio. Per cui, sebbene anche Carl Baugh possa sbagliarsi riguardo ai dettagli, la sua è una posizione di molto più vicina alla realtà, in quanto parte dal principio corretto che la vita è il frutto di un atto creativo di Dio.
Pubblicato tra le lettere del GdP

20 aprile 2006

creazione e Creazione


La scienza e il mistero della vita: replica

Gentile signor Camillo Massimo Fiori, credo che una sola Parola dovrebbe bastare a commentare il suo articolo sul Gdp di mercoledì: “Dov’eri tu, quando io fondavo la terra? Dillo se hai tanta intelligenza.” (Giobbe 38,4). Ma non si disperi, ciò vale per tutti noi, nemmeno io ero presente, per cui se voglio saper come andarono le cose devo affidarmi a delle congetture, e tale è e resterà la teoria dell’evoluzione; inoltre non so come si permette di definire ossessiva la lettura che io faccio della Bibbia per il semplice fatto che la ritengo molto attendibile! Sempre un maggior numero di studi evidenzia la verità storica di quanto essa riporta, e il racconto della Genesi non fa eccezione. Ma riprendiamo l’analisi dei fatti: i fossili di animali estinti ritrovati dai primi evoluzionisti suggerirono loro la creazione di quello che chiameremmo oggi un diagramma ad albero, in cui inserirono dal più piccolo al più grosso tutti gli animali. Il fatto che alcuni poi fossero estinti permise loro di aggiungere sul lato una colonna temporale ( del tipo presente – passato ) e con un lavoro da bambini tracciarono delle righe di congiuntura tra le specie che si assomigliano. Nessuna osservazione diretta dei fenomeni evoluzionistici, nessuna misurazione attendibile dei presunti tempi evolutivi, perché ben si sa che la datazione al carbonio 14 non va oltre i 10.000 anni e dipende dalla reale concentrazione di quel isotopo nell’atmosfera all’epoca in cui vissero i reperti da analizzare (che nessuno garantisce essere identica a quella odierna) , ecc. I soli fatti obbiettivi sono il ritrovamento, di vasti giacimenti di ossa, impronte e spesso anche oggetti delicati come uova e interi scheletri, perfettamente conservati nello stato in cui morirono, probabilmente in maniera istantanea, a seguito di un cataclisma quale fu il diluvio in cui furono sommersi da materiale alluvionale. Altra evidenza per la quale la teoria evoluzionista ha dovuto ricorrere alla scappatoia delle presunte glaciazioni, sono i massi erratici, che si vorrebbero spinti per migliaia di chilometri, in pianura se non addirittura in leggera salita, da dai ghiacciai, che di fatto non si muovono che con notevoli pendenze, come nelle Alpi ai giorni nostri. Sembra molto più plausibile che fu la furia delle acque a ruzzolarli lì dove stanno. Tra l’altro perché un ghiacciaio si formi occorrono grandi precipitazioni, che a loro volta richiedono l’evaporazione di grandi masse d’acqua e quindi temperature elevate, in contrasto con l’abbassamento generale della temperatura richiesto dalla teoria delle glaciazioni. Si potrebbe andare avanti per ore, ma quello che mi sembra importante far capire al lettore è che se da una parte si crede in un mondo “giovane” a cui resta poco tempo prima della fine, dall’altra si immagina un mondo esistito da miliardi di anni, e con altri miliardi di anni davanti a sé, e questo pone dei problemi di coscienza e non di scienza, bisticcio di parole che rappresenta bene l’origine del dibattito, aperto dopo la rivoluzione francese e americana dagli illuministi proprio per rovesciare anche la monarchia inglese attaccando l’origine divina del suo potere screditando gli scritti mosaici attraverso l’opera di Lyell e Darwin.
Apparso sul GdP

ancora cronaca

Due mondi, una realtà.

Il gran numero di persone accorse a Lugano per la processione del venerdì Santo, per testimoniare riconoscenza al loro Salvatore e Signore Gesù Cristo, ha sfilato silenzioso per le vie della città che per l’occasione non si sono certo rese a loro volta silenziose. Ad ogni angolo si poteva sentire la musica dei bar e il rumore delle macchine. Ma questo non mi turba, certo le vie di Gerusalemme, mentre Gesù le attraversava carico della croce erano altrettanto pervase d’insulti e ingiurie. Arrivati alla terza stazione ho lasciato il corteo perché le mie tre bimbe erano le prime a portare una nota stonata all’austerità che si deve a certi momenti, e forse non è stato un caso perché ritornando sui miei passi ho attraversato Piazza Riforma proprio mentre la filarmonica installata sul palco intonava il celebre tema di Superman, l’eroe alla base di tutta la generazione di miti che pullulano sulle nostre televisioni, sempre dotati di superpoteri che li aiutano a vincere il male. Non vi è dunque da stupirsi se così tante persone non sanno più che la sola vittoria sul male valida fino ai giorni nostri è quella avvenuta sul Golgota, e così facendo perdono la possibilità di riconciliarsi con Dio, con le conseguenze che stento ad immaginare. Il mondo è diviso in una fetta esigua di credenti ed una maggiorità di supereroi, tali poiché non ritengono di aver bisogno di alcun aiuto ma contano unicamente su se stessi. La sola realtà che ci unisce è di discendere tutti da quella coppia che nel giardino dell’Eden fu degradata da Dio a semplici mortali, e in quanto tale io mi vanto di aver ricevuto da Cristo il dono più prezioso, il perdono.
Apparso sulla Regione il 19.4