22 febbraio 2007

L'uomo di punta...

Ringrazio sentitamente “La Regione” che mi definisce “l’uomo di punta dell’UDF Ticino”, elogio attribuitomi senza speciali meriti; in effetti, a parte redigere i verbali delle nostre riunioni di comitato, e scrivere qualche lettera ai giornali non penso, senza falsa modestia, di avere giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo del partito in Ticino. In quanto alla collocazione “decisamente a destra” non mi sento urtato, ma penso che vada interpretata nel suo vero significato, e cioè che noi sediamo alla destra del Padre. Questa è la destra che ci piace assumere ed è proprio da lì che intendiamo dare al Ticino la vera forza di cui avrà bisogno negli anni a venire. La forza dei nostri antenati, che dalle cave di Brione Verzasca portarono fino in Piazza Indipendenza quel bellissimo obelisco che tutti noi oggi rimiriamo all’ombra dei tre castelli. Gente che era costretta a sacrifici immensi, ma che non è mai stata abbandonata da Dio proprio perché lo rispettava. Ed è ciò che ci prefiggiamo: infondere ai nostri giovani la consapevolezza delle loro radici, storiche, culturali e dei valori che per due millenni hanno retto l’Europa. I tempi si faranno più duri, e il lusso di questo inizio millennio diverrà presto un ricordo; se sapessimo quale è il valore della vita metteremo da parte gli interessi personali e lavoreremmo di comune accordo per la pace e l’avanzamento della civilizzazione. Purtroppo non è sempre il caso: un complimento, ma questa volta ironico, lo faccio ai redattori de “Il Diavolo” che mettono in ultima pagina il disegno di Elena, 9 anni, raffigurante il loro emblema. Io prego per questa bambina, che possa scoprire l’infinito amore che Dio ha per lei.

gentilmente pubblicato il 24.2.07

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