17 novembre 2006

Meno lusso, più solidarietà


Passeggiando per Lugano mi sono imbattuto in un manifesto che titola "ogni giorno 18000 bambini muoiono di... niente. "

È una delle realtà più tristi che ci siano, in particolar modo se consideriamo che il cibo per sfamarli non manca. Infatti ci sono migliaia di ettari di coltivazioni che producono foraggio per gli animali, mais, orzo, avena. Questi stessi cereali sono commestibili per l'uomo, ma come sempre gli uomini scelgono di produrre e di investire in settori che rendono più soldi.
Qua da noi si stanno per consumare le feste di Natale, tra sfarzosi addobbi e pantagruelici consumi, per lo più di beni di lusso, così come superflue sono la maggior parte delle innovazioni tecnologiche di cui sono dotati i telefonini, attorno ai quali ruota però un giro d'affari colossale. Inutile poi chiedere a qualcuno perchè abbia comprato la Mercedes invece della Fiat, o perchè indossi abiti firmati. Ma provate a chiedere a qualcuno che vive con meno di un dollaro al giorno quali sono le sue priorità, e vi dirà che tutto quello che vuole è un piatto caldo e un tetto per ripararsi. Inutile dire che al mondo c'è troppa gente povera e che non si può aiutare tutti: siamo noi con i nostri consumi a renderli tali, a costringerli in semischiavitù per produrre e minor costo, e a depredare le ricchezze naturali dei loro paesi. E quindi qulcosa si può fare, oltre a sostenere la colletta di questa o quella Caritas, ed è cambiare le nostre abitudini, rinunciare al superfluo, modificare l'andamento del mercato.

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