23 febbraio 2006

Procediamo con ordine, anzitutto ringraziamo il Signore che ci ha fatto svegliare tutti in buona salute, e se per caso qualcuno invece fosse malato, cerchi di non scoraggiarsi, ma continui a credere che c'è un Dio in grado di ripagarlo per tutte le cose buone che fa.
Stiamo infatti assistendo a fatti vieppiù terribili, e se le catastrofi naturali e le guerre non hanno ucciso abbastanza persone ecco che ci pensa l'uomo cosiddetto civile con l'eutanasia.
Ma la verità è che la morte non allevia la pena di colui che soffre, anzi la rende irrimediabile, difatti anche un detto popolare dice "fin che c'è vita c'è speranza", fin che c'è vita c'è redenzione per colui che si confida a Dio e viene in tal modo salvato dalle pene dell'inferno.
Non mi credete? Eppure tutto mostra che l'uomo è una creatura libera, anche di scegliere con chi schierarsi, perchè niente e nessuno mai potrà separarci dall'amore di Dio.
Ieri ci siamo trovati per pregare per un progetto e siamo stati veramente felici di sentire il nostro amato Signore vicino a noi, pronto a guidarci. Ora si tratta di lasciarci guidare in tutti gli ambiti della vita, arrendendoci completamente al suo amore, perchè non c'è niente di più bello che scoprire che egli non ci abbandoa mai.
Si tratta anche per me di un passo a volte difficile da compiere, però mai impossibile, e quando pensiamo di doverci preoccupare per la nostra vita perchè solo credere in Dio non basta, ebbene Lui ci viene in contro e ci mostra la nostra debolezza e la sua forza; allora ci è più facile abbandonare ogni preoccupazione.
Cercate un rapporto personale con Dio. È la chiave per una vita felice.

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