20 aprile 2006

ancora cronaca

Due mondi, una realtà.

Il gran numero di persone accorse a Lugano per la processione del venerdì Santo, per testimoniare riconoscenza al loro Salvatore e Signore Gesù Cristo, ha sfilato silenzioso per le vie della città che per l’occasione non si sono certo rese a loro volta silenziose. Ad ogni angolo si poteva sentire la musica dei bar e il rumore delle macchine. Ma questo non mi turba, certo le vie di Gerusalemme, mentre Gesù le attraversava carico della croce erano altrettanto pervase d’insulti e ingiurie. Arrivati alla terza stazione ho lasciato il corteo perché le mie tre bimbe erano le prime a portare una nota stonata all’austerità che si deve a certi momenti, e forse non è stato un caso perché ritornando sui miei passi ho attraversato Piazza Riforma proprio mentre la filarmonica installata sul palco intonava il celebre tema di Superman, l’eroe alla base di tutta la generazione di miti che pullulano sulle nostre televisioni, sempre dotati di superpoteri che li aiutano a vincere il male. Non vi è dunque da stupirsi se così tante persone non sanno più che la sola vittoria sul male valida fino ai giorni nostri è quella avvenuta sul Golgota, e così facendo perdono la possibilità di riconciliarsi con Dio, con le conseguenze che stento ad immaginare. Il mondo è diviso in una fetta esigua di credenti ed una maggiorità di supereroi, tali poiché non ritengono di aver bisogno di alcun aiuto ma contano unicamente su se stessi. La sola realtà che ci unisce è di discendere tutti da quella coppia che nel giardino dell’Eden fu degradata da Dio a semplici mortali, e in quanto tale io mi vanto di aver ricevuto da Cristo il dono più prezioso, il perdono.
Apparso sulla Regione il 19.4

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