28 aprile 2007

La viabilità sul piano di Magadino


Il Ticino è rinomato per il suo clima mite, e per la varietà dei paesaggi che lo compongono; da quello collinare del mendrisiotto a quello alpino della valle Bedretto. Nel mezzo una grande valle, la valle del fiume Ticino. Gli ultimi chilometri, grazie al laborioso intervento dell’uomo furono bonificati nel corso dell’8-900, dando così vita al piano di Magadino. In alcune foto d’epoca possiamo ammirarlo in tutto il suo splendore, quando ancora i borghi di Bellinzona e Giubiasco erano ben distinti e tra essi v’era solo campagna. Oggi la realtà ben poco ha a che vedere con questo idilliaco quadretto. La strada per Locarno, fiancheggiata da capannoni e commerci la fa da padrona e le zone industriali si moltiplicano a vista d’occhio.
La vocazione agricola del piano è andata via via scemando col passare degli anni, il boom economico e edilizio lo sta erodendo centimetro dopo centimetro. In questo contesto il traffico è diventato un problema, in particolare nelle ore di punta.
Ma una cosa è certa: Dio creando l’uomo non aveva in mente il nostro stile di vita frenetico e a tratti frivolo: Lui aveva predisposto un giardino rigoglioso e lussureggiante, e di certo i primi coloni del piano di Magadino, una volta debellata la malaria si saranno sentiti come in paradiso.
Or l’uomo che non ha mai placata la sua bramosia vuol fare un’altra strada, larga e diritta, mentre uno sparuto numero di romantici idealisti vorrebbe che la strada si facesse sì, ma erta e sinuosa. Quale delle due vie sarà la migliore?
Ma vediamo un po’ cosa differenzia i due progetti: il collegamento A2-A13 a 4 corsie sul Piano, e nel contempo i progetti di miglioria lungo il tratto di litoranea tra Ascona e Verbania, non faranno che attrarre traffico di transito, anche pesante, tra l’A2 e Fondo Toce, dove l’autostrada già esistente permette un rapito collegamento con Genova e Torino. La Variante 95 è inoltre un azzardo giuridico, in quanto davanti ai tribunali (i ricorsi saranno inevitabili) il Cantone dovrà dimostrare che si tratta dell’unica variante praticabile per poter attraversamento il Paesaggio palustre d’importanza nazionale. Davanti alle numerose Varianti possibili (98, galleria, panoramica), c’è da chiedersi quale tribunale potrà avvallare questa tesi.
La variante panoramica invece è un’alternativa che non danneggia il territorio agricolo e scaricherebbe l’attuale strada di tutto il traffico da e per il sottoceneri, che è stimato in 6000 veicoli giornalieri (pendolari) e costituirebbe nella stagione di massimo traffico un ulteriore percorso oltre alle due strade esistenti (sponda destra e sinistra). Il suo costo, pur sviluppandosi prevalentemente in condizioni montane,
è stato valutato in ragione di 190 mio di franchi, ovvero due terzi del costo della Variante 95. (380 mio secondo il rapporto di maggioranza). Contribuiscono a questo risparmio la limitazione della lunghezza del tracciato e della sezione
tipo ( non 4 bensì 2 corsie) e il contenimento degli espropri. A questi aspetti si contrappongono i maggiori costi che il
tracciato montano implica.
Cosa dire ancora?… Firmate il referendum!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fa strano capitare in un sito che parla di casa propria...
Ma.Ma.

Un saltuo anche da www.uncaffeakathmandu.splinder.com