12 maggio 2006

Gdp 29.5.06
Il mondo senza petrolio ma, peggio, senza morale.

Ho letto con interesse la posizione sostenuta da Anna Lauwaert di Loco sul CdT del 12 maggio; è indubbio che abbia ragione, e mi colpisce la finezza con cui dichiara che gli ultimi barili di petrolio saranno riservati ai militari. A parte questo però la cosa più inquietante è il degrado morale della società, che raggiungerà il suo massimo con la comparsa dell’anticristo. La strada è già spianata, e se un tempo Giovanni Battista predicava "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri" oggi sembra che quest’appello sia stato invertito. La tolleranza e l’accondiscendenza riservate a comportamenti libertini e degradanti per la dignità umana, è sistematicamente negata ai testimoni della fede cristiana, tacciati di fondamentalismo e di voler imporre la loro visione del mondo. Benché ognuno sia libero di crederci o no, Dio ha in abominio il peccato e solo a stento trattiene la venuta del giudizio, che colpirà tutti coloro che non hanno preso posto al riparo della croce. Quindi mettere in guardia l’umanità dal pericolo che corre è compito d’ogni vero Cristiano, ed è prova d’amore e non condanna.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Pietro, per quanto mi reputi cristiano convinto anche io, faccio molta fatica a condividere le tue posizioni. Questo post ad esempio va in conflitto abbastanza marcato con quello che io credo essere la mia religione e con la mia visione di Dio.
Se c'è una cosa che credo di aver capito fino a in fondo di Dio è proprio questa: Dio è amore. Il fatto che abbia sacrificato suo Figlio per amore verso gli uomini e perchè la loro salvezza fosse possibile implica che molto probabilmente non sarà Dio a punire fisicamente gli uomini per i loro peccati, quanto piuttosto sono gli uomini stessi che attraverso il peccato si allontanano da Dio e dal suo amore. Credo fermamente che sia la privazione di Dio, l'allontanamento dal suo amore, la vera natura dell'inferno. Sarebbe un po' come essere abbandonati dai propri genitori, solo che avverrebbe con Dio, il cui amore per noi travalica addirittura la dimensione terrena a cui noi siamo abituati.
Cosa te ne fai dei beni materiali, dei soldi, di tutto quello che tu, in quanto essere infinito racchiuso in un corpo finito puoi desiderare in questa vita, se ti privi del suo amore?
Per metterla in un'ottica più terrena e facilmente comprensibile. Cosa te ne fai della porsche se poi non hai nessuno a cui farla vedere, con cui scorrazzare? Semplicemente una gran noia! Nel caso della privazione di Dio, questo diventa un attimino più tragico, nel senso che senza l'amore della persona che ti ama più di qualsiasi altra persona, come fai a vivere?

Sentiamo molto spesso che uno dei moventi più classici di omicidi e di suicidi sono dovuti a tradimenti e a gelosie. Il dolore che può nascere dall'abbandono di una persona a noi cara ci può veramente cambiare la vita, trascinarci nella pazzia fino ad infine portarci anche a commettere crimini molto pesanti.
Immagina cosa vorrebbe dire perdere Dio!

Comunque, per tornare al senso globale di questo mio commento, credo sia profondamente sbagliato diffondere l'immagine di un "Dio che punisce", poichè è lontano dalla realtà, lontano da quanto crede la fede cristiana. Dio Padre non abbandona i suoi figli MAI... ma siccome l'amore per essere vero e condiviso deve essere libero (non credo sia possibile innamorarsi a comando) sta a noi conoscere Dio e innamorarci di lui, ed è questo semmai il compito di chi vuole far conoscere Dio agli altri: racconta cosa ha fatto Dio, racconta cosa ha fatto per noi!

Un Dio creatore, che si abbassa al livello delle creature che ha creato, che si rende quindi soggetto a tutti i mali che la natura umana può comportare (pensa solo alle malattie, ai dolori fisici) e che addirittura si sacrifica per queste sue creature è forse il segno più lampante di questo amore.

Machiavelli nel principe scriveva che è meglio essere temuti che amati. Questo è vero solo in un'ottica terrena, dove il principe rischia rivolte e rischia di perdere il potere. Ma Dio non lo può perdere quel potere, Dio può permettersi di essere amato e non temuto, perchè siamo stati creati liberi proprio per poterlo conoscere ed amare, proprio per poterci innamorare di lui. Temerlo non serve, sarebbe come un amore forzato.

Mi scuso per la lunghezza del commento, grazie per averlo letto fino a qui.

Ciao

Pietro Brenna ha detto...

Caro lettore capisco il tuo discorso, in molte altre lettere ho parlato dell'amore di Dio che ho sperimentato nella mia vita. Ciò non toglie che credo all'esistenza di un'essere chiamato diavolo, che come un leone ruggente si aggira in cerca di chi divorare; è lui che accieca le menti di coloro che non conoscono Dio per sviarli dal piano della salvezza che Dio ha per ognuno di noi. Dio ama tutti i peccatori ma credo che anche tu concorderai che non ama il peccato.
Ed è giusto dirlo, anche se è scomodo, non piace nemmeno ai cristiani sentirselo ripetere. Quanto al giudizio è stato annunciato da Gesù stesso senza parafrasi, leggi il Vangelo di Matteo al capitolo 24 per controllare ma mi sebmra che non vi sia ombra di dubbio sul fatto che Egli tornerà. Il capitolo finisce con la descrizione della punizione per chi non sarà trovato intento a servire Dio : Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.

È giusto dipingere Dio come Amore, perchè questo egli è, ma sarebbe sbagliato non parlare di altre realtà come l'inferno, che non è Dio ma esiste.

grazie per l'ascolto, sono volentieri a disposizione per altri commenti
Pietro