26 aprile 2006

Carl Baugh


L’importante è non spegnere mai il cervello: sempre verificare quello che si sente e anche quello che si è già detto, perché vale di più ritrattare un’affermazione sconsiderata che mantenerla a tutti i costi. Così il fatto di aver espresso pubblicamente la mia idea sull'origine dell’universo mi ha spronato a documentarmi maggiormente. Ho letto le critiche mosse contro il mio scienziato creazionista preferito, Carl Baugh, e devo riconoscere che di primo acchito ci sono rimasto male. È accusato di ogni sorta di falsificazioni, dei suoi diplomi e delle prove da lui addotte alla teoria creazionista. Tutto questo sul sito degli Ateisti Americani, i quali sono furiosi perché dal programma delle scuole è stato tolto l’insegnamento dell’evoluzione, e che la metà dei quotidiani degli States è favorevole alla pubblicazione di articoli del tipo “Dinosauri e uomini vissero assieme sulla terra”. Così è guerra aperta tra i due schieramenti, che riempiono i rispettivi siti internet di prove dell’evidenza, alternativamente dell’evoluzione e della creazione. È chiaro che, per quanto la scienza ufficiale cerchi di gettare nel ridicolo i creduloni che hanno scelto di vivere come figli di Dio invece che come scimmie evolute, le sue certezze sono minate alla base ed è solo questione di tempo perché il resto del mondo apra gli occhi su quello che realmente sta dietro all’idea di evoluzione: il rifiuto di Dio. Per cui, sebbene anche Carl Baugh possa sbagliarsi riguardo ai dettagli, la sua è una posizione di molto più vicina alla realtà, in quanto parte dal principio corretto che la vita è il frutto di un atto creativo di Dio.
Pubblicato tra le lettere del GdP

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